Cesare Pavese nació en 1908 en Santo Stefano Belbo (Cuneo, Piamonte) y murió en Turín en 1950.
Entre otros libros, ha publicado: Lavorare stanca, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi y La luna e i falò.
SIEMPRE VIENES...
Siempre vienes del mar
y tienes la voz ronca,
siempre tienes ojos
secretos
de agua viva entre las
zarzas,
y frente baja, como
cielo de nubes bajas.
Cada vez revives
como una cosa antigua
y salvaje, que el corazón
ya sabía y se guarda.
Cada vez es un desgarro,
cada vez es la muerte.
Siempre combatimos.
Quien se decide a golpear
ha probado la muerte
y la lleva en la sangre.
Como buenos enemigos
que ya no se odian
tenemos una misma
voz, una misma pena
y vivimos enfrentados
bajo un pobre cielo.
Entre nosotros no hay
engaños,
ni cosas inútiles –
combatiremos siempre.
Combatiremos aún,
combatiremos siempre,
porque juntos buscamos
el sueño de la muerte,
y tenemos la voz ronca,
una frente baja y salvaje
y un idéntico cielo.
Fuimos hechos para esto.
Si uno de los dos cede al
golpe
sigue una larga noche
que no es paz o tregua,
ni es muerte verdadera.
Tú ya no estás. Los
brazos
se debaten en vano.
Mientras nos tiemble el
corazón.
Han dicho un nombre tuyo.
Recomienza la muerte.
Cosa desconocida y
salvaje
has renacido del mar.
SEMPRE VIENI...
Sempre vieni dal mare
e ne hai la voce roca,
sempre hai occhi segreti
d'acqua viva tra i rovi,
e fronte bassa, come
cielo basso di nubi.
Ogni volta rivivi
come una cosa antica
e selvaggia, che il cuore
già sapeva e si serra.
Ogni volta è uno strappo,
ogni volta è la morte.
Noi sempre combattemmo.
Chi si risolve all'urto
ha gustato la morte
e la porta nel sangue.
Come buoni nemici
che non s'odiano piú
noi abbiamo una stessa
voce, una stessa pena
e viviamo affrontati
sotto povero cielo.
Tra noi non insidie,
non inutili cose –
combatteremo sempre.
Combatteremo ancora,
combatteremo sempre,
perché cerchiamo il sonno
della morte affiancati,
e abbiamo voce roca
fronte bassa e selvaggia
e un identico cielo.
Fummo fatti per questo.
Se tu od io cede all'urto,
segue una notte lunga
che non è pace o tregua
e non è morte vera.
Tu non sei piú. Le braccia
si dibattono invano.
Fin che ci trema il cuore.
Hanno detto un tuo nome.
Ricomincia la morte.
Cosa ignota e selvaggia
sei rinata dal mare.